L’importanza della marina militare giapponese nella storia navale mondiale

E’ notizia recente che la marina militare giapponese si sta preparando per una missione di tre mesi che porterà la sua principale unità, la portaerei Izumo, nel Mar cinese meridionale e nell’Oceano Indiano.

È dalla fine della Seconda guerra mondiale che il Giappone non assume una parte attiva nelle dinamiche geostrategiche con le proprie navi da guerra. Nel quadro dell’esercitazione denominata Malabar, che vedrà coinvolte le marine e le aeronautiche di Giappone, India e Usa, Tokyo ha deciso di inviare la Izumo, che farà scalo nelle Filippine, in Indonesia e a Singapore e durante il transito la nave condurrà nel Mar Cinese Meridionale esercitazioni congiunte con unità navali statunitensi.
Sarà la più grande unità da guerra della Marina militare giapponese a essersi spinta così lontano dall’arcipelago nipponico dai tempi della Seconda guerra mondiale. La Izumo è una portaerei di ultima generazione: è stata ideata per contrastare le attività dei sommergibili, per operare in situazioni di soccorso in mare e per l’assistenza umanitaria. Tokyo intende così controbilanciare non solo la minaccia nordcoreana, ma anche far fronte alla pericolosa attività militare cinese, aumentata nell’area fra il Mar Cinese Meridionale e l’Oceano Indiano.

Data l’importanza delle navi da guerra giapponesi nella storia militare del secolo scorso, anche DeAgostini/ModelSpace hanno dedicato 2 opere alle grandi ammiraglie della flotta del Sol Levante:
Costruisci l’ammiraglia IJN Akagi; una delle portaerei protagoniste dell’attacco a Pearl Harbour nel dicembre del 1941.

– La corazzata Yamato; una delle navi da guerra più grandi mai costruite e affondata dalla marina statunitense  nell’aprile del 1945 al largo dell’isola di Kyushu.

Entrambe i modelli sono in scala 1:250, sono lunghe oltre 1 metro  e sono due fedeli riproduzioni degli originali.

Per scoprire tutti i dettagli su questi due splendidi modelli visitate il sito http://www.model-space.com/it/modellismo-navale.html

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